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I cerchi di deposizione delle scaglie nelle trote 27 Gen

I cerchi di deposizione delle scaglie nelle trote

Per sapere come proteggere una specie e gestire le attività umane ad essa collegate è importante conoscerne le caratteristiche biologiche, le dinamiche e i comportamenti.

Sono parametri decisivi l’età, la velocità di crescita delle trote e quindi la lunghezza raggiunta alla prima riproduzione. Per stimare l’età dei pesci possiamo analizzare al microscopio i cerchi di deposizione delle scaglie. Quando il pesce cresce velocemente tra un cerchio e l’altro della scaglia si forma più spazio, mentre nei periodi in cui la trota cresce più lentamente, ciascun cerchio è più vicino al successivo. Come con i tronchi degli alberi, anche dai cerchi di deposizione si possono riconoscere le stagioni.

Inoltre, le scaglie ci possono raccontare molto della vita di un individuo. La scaglia qui rappresentata

apparteneva ad una femmina di circa 45 cm di lunghezza, catturata nel corso principale del fiume Biferno.

In essa possiamo leggere che per diversi mesi (forse un anno e mezzo) la trota è rimasta a nuotare nelle stesse acque di sorgente nelle quali i suoi genitori avevano depositato le uova. Infatti al centro della scaglia si notano molti cerchi vicini gli uni agli altri, con un distanziamento costante, a testimonianza di una temperatura fresca e sempre uguale nel corso delle stagioni, tipica delle sorgenti. Questa fase è stata seguita da una migrazione verso valle, verso luoghi più ricchi di cibo, come testimoniato da un improvviso dilatarsi delle distanze tra i cerchi. Da questo momento in poi si può ricostruire il susseguirsi degli inverni, delle estati e delle migrazioni riproduttive.

La foto del rilascio: