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La criobanca e il protocollo di crioconservazione del seme di trota mediterranea nativa: un’eccellenza del progetto NatSalMo 10 Feb

La criobanca e il protocollo di crioconservazione del seme di trota mediterranea nativa: un’eccellenza del progetto NatSalMo

La criobanca del seme si è rivelata una strategia efficace per proteggere la biodiversità di alcune specie ittiche e il protocollo di crioconservazione, sviluppato in origine per salmonidi allevati, è stato testato per la prima volta sul seme delle trote native selvatiche che popolano i fiumi molisani proprio dallo staff scientifico di progetto.

È nata così, in Molise, la prima criobanca europea per il recupero genetico della trota mediterranea, con un innovativo ed efficace protocollo di crioconservazione del seme pubblicato su alcune prestigiose riviste scientifiche internazionali.

Tra valutazioni in vitro e in vivo, si sono testate le varie fasi del processo di congelamento e scongelamento nonché il rapporto ottimale tra quantità di sperma/uova.

Dai risultati ottenuti in vitro, 40 ◦C per un tempo di 5 secondi si è rivelato essere il miglior tasso di scongelamento che, in combinazione con un rapporto sperma / uovo di 4,5 × 105: 1 ha prodotto, in vivo, il più alto tasso di fecondazione.

Tuttavia, anche il processo di congelamento è stato sviluppato al massimo dell’efficienza: è noto infatti che tale processo mette a rischio il seme, in modo particolare quello molto delicato dei salmonidi. Il rischio di danno cellulare (per stress osmotico o ossidativo oppure per la formazione di cristalli di ghiaccio) è notevolmente elevato.

Per ridurre il danno e preservare il più possibile le capacità fertilizzanti vicine allo sperma fresco è necessario diluire lo sperma a una concentrazione finale di estensore di 0,15 M di glucosio e 7,5% di metanolo, caricarlo in cannucce di plastica da 0,25 mL, per ottenere una concentrazione di sperma finale di 3,0 × 109 spermatozoi/mL. Successivamente, le cannucce vanno posizionate su un telaio alto 3 cm ed equilibrate per 15 min su ghiaccio. A questo punto avviene il congelamento mediante esposizione al vapore di azoto per 5 minuti alla temperatura di -196 °C.

Lo studio ha evidenziato che questo processo, eseguito in modo corretto, restituisce un sperma con motilità superiore all’80%, un ottimo risultato, utilissimo per le “riserve” di specie ittiche a rischio estinzione.

(estratto da: Giusy Rusco, Michele Di Iorio, Roberta Iampietro , Stefano Esposito, Pier Paolo Gibertoni,, Maurizio Penserini,  Alessandra Roncarati,  and Nicolaia Iaffaldano, A Simple and Efficient Semen Cryopreservation Method to Increase the Genetic Variability of Endangered Mediterranean Brown Trout Inhabiting Molise Rivers, in Animals – 29 February 2020)