5.000 uova di trote native del Molise, genotipizzate e fecondate con seme crioconservato sono pronte a schiudersi, protette nei loro nidi ricostruiti direttamente nei fiumi di appartenenza.
Reinserire le uova embrionate di trota nativa S. magrostigma nei nidi rappresenta un fattore chiave per supportare la riproduzione naturale e per sostenere la ricolonizzazione delle aree di progetto. L’allevamento di supporto è una strategia comune per le specie minacciate dall’ibridazione, ma è fondamentale garantire la variabilità genetica ed evitare l’addomesticamento.
Lo staff tecnico del progetto NatSalMo ci ha permesso di seguire le varie fasi del nesting & cocooning sul Rio Santamaria effettuato qualche giorno fa:
Una volta schiuse e riassorbito il sacco vitellino, le piccole larve si trasformeranno in avannotti che continueranno a trovare protezione nel nido. Nelle prime fasi di alimentazione autonoma gli avannotti continueranno a far sortite sempre più distanti dal nido, fino a colonizzare la flora sommersa. Entro il primo anno quasi tutte le nuove piccole troterelle migreranno versi luoghi più produttivi. Andranno a nutrirsi qualche chilometro più a valle, nel Rio Santa Maria e lungo il fiume Biferno, dove raggiungeranno dimensioni ragguardevoli. Torneranno poi in questi siti quando dovranno riprodursi.