Si è tenuto il 5 dicembre scorso, presso la sala conferenze della Regione Molise a Campobasso, il primo Open Forum del progetto Nat.Sal.Mo.
Si è trattato di un incontro informativo e formativo rivolto agli amministratori e ai tecnici degli enti territoriali coinvolti a vario titolo nella gestione e nella pianificazione dei due bacini idrografici oggetto dei Contratti di Fiume – Biferno e Alto Volturno – e a quelli delle amministrazioni comunali i cui territori sono direttamente interessati dalla presenza dei due fiumi per:
• illustrare le caratteristiche generali, le modalità di organizzazione e gestione, le capacità di azione dello strumento Contratto di Fiume;
• far comprendere l’impegno richiesto a tutti i portatori di interesse per lo svolgimento corretto di un percorso di Contratto di Fiume ma anche le opportunità che può offrire;
• far riconoscere il ruolo degli Enti locali all’interno di un percorso di CdF.
Introdotto da Stefano Raimondi (LAM) , che ne ha illustrato brevemente gli obiettivi generali, l’incontro è proseguito con l’intervento di Nicolaia Iaffaldano, project manager , che ha spiegato nel dettaglio il percorso complessivo del Progetto, chiarendone gli obiettivi specifici e sottolineando l’elevata valenza scientifica e la componente innovativa di alcune delle iniziative previste.
Di seguito Giuseppe Dodaro e Giancarlo Gusmaroli del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF) hanno illustrato le caratteristiche generali dei Contratti di Fiume e gli obiettivi specifici dei due percorsi previsti nell’ambito del nostro progetto.
Dodaro ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla nascita dei CdF, lo stato di applicazione e diffusione in Italia, le caratteristiche di base – così come definite nelle Linee Guida redatte da MATTM e ISPRA – facendo anche riferimento al loro riconoscimento normativo nazionale (art. 68bis del D.Lgs 152/2006) e regionale (art. 6bis della L.R. 42/2005). Gusmaroli ha trattato nei particolari le componenti essenziali del percorso, i ruoli di tutti i portatori d’interesse, gli obiettivi generali e la sfera di intervento dei contratti di fiume.
L’incontro si è concluso con un dibattito nel corso del quale sono stati meglio chiariti i ruoli dei diversi enti locali e le possibilità di sinergia con altri percorsi partecipativi già avviati nei territori d’interesse.